È allarme per i furti di auto a noleggio nel Sud Italia. Secondo una ricerca dell’Aniasa, l’associazione nazionale industria dell’autonoleggio e servizi aderente a Confindustria, il 33 per cento dei furti di auto a noleggio nel 2015 in Italia è avvenuto in Campania, il 26 per cento in Puglia e il 13 per cento in Sicilia. Tra le auto più rubate ci sono le Smart di Car2Go, oltre ad altri modelli economici, sottratte soprattutto per utilizzare i pezzi di ricambio e gli pneumatici.
La ricerca è stata diffusa dopo le polemiche scoppiate sui social network contro Car2Go, che ha vietato la circolazione in Campania, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia delle Smart prese a noleggio nelle tre città dove è attivo il servizio (Roma, Milano e Firenze). Anche altre società di autonoleggio hanno annunciato di voler chiudere o limitare le attività nel Sud Italia. Secondo il rapporto di Aniasa, in Campania il 94 per cento dei furti è avvenuto in provincia di Napoli, in Sicilia il 90 per cento in provincia di Catania. “Il settore del noleggio veicoli rappresenta oggi il principale bacino cui attingono le organizzazioni criminali, che negli ultimi anni hanno accresciuto l’interesse per il redditizio business dei furti di auto”, ha detto il segretario generale dell’Aniasa, Giuseppe Benincasa. “Una attività questa che beneficia di un’evidente difficoltà delle Istituzioni centrali e locali nel prevenire e contrastare il fenomeno e che riserva, purtroppo, al nostro Paese la maglia nera a livello europeo”. L’Aniasa ha citato anche un altro rapporto, preparato nel 2014 della Camera di Commercio di Milano sul fenomeno dei furti e degli incidenti fasulli per frodare le imprese. “In alcune Regioni meridionali d’Italia”, si legge nel documento di due anni fa, “è emerso che gli eventi sono molte volte caratterizzati da dolo del cliente, integrando vere e proprie frodi a danno delle società di autonoleggio, frodi che incidono in misura del 7 per cento sul reddito annuo delle imprese medesime… Alcune imprese hanno evidenziato non solo l’antieconomicità di operare nel Sud dell’Italia, e per tale motivo stanno valutando la chiusura delle agenzie in Campania, Puglia e Sicilia, ma anche l’introduzione del divieto di transito e utilizzo del veicolo nelle suddette Regioni”.