Dieselgate, la multa dell’Antitrust rende più facili i risarcimenti per gli automobilisti italiani

La strada per i rimborsi ai clienti italiani che hanno acquistato auto Volkswagen coinvolte nello scandalo emissioni è in discesa. La decisione dell’Antitrust, che ha multato la casa costruttrice tedesca per le pratiche commerciali scorrette, rafforza la posizione di chi chiede a gran voce i risarcimenti. In un’intervista a Repubblica, il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, ha detto che la sanzione “avrà anche effetti reali, a cominciare dal danno reputazionale che di solito scoraggia le aziende. Inoltre, come è già successo in altri casi, ci saranno delle conseguenze in tutte le cause civili in corso, dove la decisione dell’Antitrust diventa una prova della condotta scorretta”.

“Su Volkswagen siamo intervenuti con la massima sanzione possibile prevista dalla legge per le pratiche commerciali scorrette”, ha detto Pitruzzella. “In questo caso le informazioni sulle caratteristiche di difesa dell’ambiente dei modelli si sono rivelate del tutto fuorvianti e chi aveva scelto di acquistare lo aveva fatto anche per quei motivi”. La multa dell’Antitrust, che è la prima sanzione comminata in Europa per il dieselgate, soddisfa alcune richieste delle associazioni dei consumatori, che ora chiedono a gran voce i risarcimenti per i clienti. Il Codacons ha presentato una diffida al ministero dello Sviluppo economico per chiedere tutele per i proprietari italiani di auto Volkswagen. “Dopo la sanzione dell’Antitrust che riconosce senza più alcun dubbio la condotta scorretta della casa automobilistica, abbiamo chiesto al ministero di avviare subito la procedura per giungere a risarcimenti in favore dei proprietari di auto Vw, al pari di quanto avvenuto negli Stati Uniti”, spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. Soddisfatte anche Adusbef e Federconsumatori per una sanzione “che formalizza il comportamento scorretto della casa automobilistica nei confronti dei cittadini consumatori”. Altroconsumo definisce la multa dell’Antitrust necessaria ma non sufficiente rispetto al comportamento di Volkswagen e chiede un risarcimento del 15 per cento del prezzo d’acquisto.

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