Sarà un’incompiuta, una superstrada con i cantieri che non finiscono mai? La Pedemontana veneta rischia di fermarsi e il governatore della Regione, Luca Zaia, lancia un appello: “Il presidente Renzi può avere tanti difetti, ma non quello di essere così poco lucido da non vedere l’importanza di questa partita. Lo invito veramente a guardarci dentro perché è il più grande cantiere di opere pubbliche presente oggi in Italia”.
Secondo Zaia in questa vicenda serve “il buon senso”. “Non sono un tecnico”, ha aggiunto, “non sono tanto meno il legale rappresentante del privato, cioè dell’impresa che sta realizzando l’opera, però penso che se la risposta a queste difficoltà fosse stata data un anno fa, oggi avremmo qualche certezza in più”. “Il commissario del Governo”, ha ricordato Zaia, “ha segnalato che bisogna rispettare i tempi di consegna dell’arteria. Il privato, da quanto ho capito, è pronto a procedere, ma è in attesa dello sblocco finanziario”. A bloccare però i finanziamenti attesi dalle banche e da Cassa depositi e prestiti sarebbero i dubbi di valutazione sui flussi di traffico. “Ufficialmente non ci è stato detto nulla”, ha spiegato Zaia. “Ringrazio il ministro delle infrastrutture, Graziano Delrio, per il tavolo della scorsa settimana a cui ho partecipato. Il ministro, con molta concretezza, sensibilità ed attenzione, nel rispetto dei ruoli, ha fatto intendere che si deve andare avanti. Solo il buon senso può sbloccare la situazione; serve verità e legalità”.