Treni regionali sempre più puntuali. Trenitalia: “Non siamo secondi a nessuno”

“Il nostro servizio in termini anche di prestazioni, di puntualità, di soppressioni, non deve farci sentire secondi a nessuno”. Parola di Barbara Morgante, amministratore delegato di Trenitalia, che ha commentato i dati del primo quadrimestre sul trasporto ferroviario. A marzo la puntualità ha toccato dei treni regionali di Trenitalia ha toccato il 92 per cento, contro il 91,8 della francese Sncf. “In Italia solitamente non ci incensiamo mai”, ha detto Barbara Morgante, “anzi siamo soliti guardare solo i lati negativi. Credo che un po’ di orgoglio debba invece venir fuori”.

Dal bilancio dei primi quattro mesi dell’anno di Trenitalia Regionale emerge che le cancellazioni sono scese al di sotto dell’1 per cento (0,9 per cento, con un calo del 35 per cento rispetto a un anno fa e del 60 per cento rispetto al 2014) e il 91,6 per cento dei treni regionali è arrivato entro i 5 minuti (puntualità reale – si legge nella nota – che tiene conto anche dei ritardi causati da eventi esterni, contro il 90 per cento del primo quadrimestre 2015 e l’86,3 per cento del 2014). “Nel primi quattro mesi del 2016, hanno viaggiato in tutta Italia 649.131 treni regionali Trenitalia, che hanno percorso 52,3 milioni di chilometri con una media di 52 cancellazioni, di cui solo 23 imputabili alla società di trasporto, a fronte di 6.300 corse giornaliere”, spiega Trenitalia in una nota. I passeggeri sono aumentati dello 0,87 per cento e gli indici di gradimento sono cresciuti, “con il 78,3 per cento degli intervistati che valuta positivamente il viaggio nel suo complesso”. Il miglioramento della puntualità riguarda tutte le regioni (tra le performance più significative quelle registrate in Lazio, Toscana, Campania, Piemonte, Basilicata, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia) e positivo è “anche il confronto con le medie europee”, spiega la nota. Ma per il Codacons si tratta di “una illusione ottica”. “Negli ultimi anni i collegamenti ferroviari locali hanno subito una drastica riduzione, a tutto vantaggio dell’Alta velocità che ha goduto di un costante incremento di corse e investimenti”, spiega il presidente Carlo Rienzi. “Basti pensare che oggi ci sono 39 Frecciarossa al giorno che partono da Roma diretti a Milano, mentre nel 2007 vi erano solo 17 Eurostar tra le due città. Di contro, gli Intercity e i regionali hanno subito un taglio del 20 per cento dal 2010 al 2014. La maggiore puntualità è quindi da attribuire alla riduzione del servizio: meno treni locali partono, meno ritardi si accumuleranno nelle varie tratte. Sarebbe importante poi analizzare le condizioni in cui viaggiano i pendolari”, prosegue Rienzi. “Alcuni treni partono spesso stracolmi con vagoni pieni all’inverosimile e passeggeri stipati come sardine”.