Il miglioramento infrastrutturale e normativo dei collegamenti di ultimo miglio ferroviario, la semplificazione normativa ed amministrativa, l’efficientamento dell’infrastruttura ferroviaria e gli interporti. Sono i temi principali trattati nei quattro tavoli di lavoro, organizzati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito delle attività per il rilancio del trasporto ferroviario delle merci, che hanno preso il via venerdì mattina. Un quinto tavolo di lavoro, dedicato alle misure di incentivazione, inizierà nelle prossime settimane.
“Nello spirito partenariale di condivisione alla base del lavoro”, si legge in una nota del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “i lavori dei tavoli di lavoro verranno estesi poi ad ulteriori rappresentanti di istituzioni, associazioni di categoria e stakeholders, così da garantire la più ampia partecipazione all’iniziativa. L’approccio seguito è coerente con la centralità che il Ministero attribuisce ad un trasparente, strutturato e qualificato partenariato economico sociale per la maturazione delle grandi scelte di indirizzo. Questa nuova fase fa seguito alla presentazione del discussion paper ‘Politiche per il rilancio del trasporto ferroviario delle merci’, presentato il 2 febbraio scorso ed alla successiva fase di raccolta di numerose osservazioni e commenti conclusa a marzo. Questa linea di lavoro è in sinergia con altre attività avviate dal Ministero, a partire dal Piano strategico nazionale della portualità e della logistica, ed è coerente con gli indirizzi dell’allegato al Def”. L’obiettivo comune, spiega sempre il Ministero, è di incrementare del 50 per cento in cinque anni il traffico ferroviario delle merci. “I risultati dei tavoli di lavoro”, si legge nella nota, “saranno presentati in un evento pubblico e saranno articolati in tre differenti ambiti di intervento: azioni da inserire in documenti di pianificazione e di indirizzo; azioni da convertire in provvedimenti amministrativi e normativi di carattere ministeriale; azioni che richiederanno l’adozione di provvedimenti legislativi”.