Risarcimenti ai feriti negli incidenti, una nuova tabella stabilirà i danni biologici

Sarà una nuova tabella unica, con criteri più certi, a stabilire il risarcimento dei danni biologici subiti negli incidenti stradali. Lo prevede un emendamento al ddl concorrenza: i relatori hanno stabilito che il Ministero della Salute, quello del Lavoro e quello della Giustizia dovranno mettere a punto una specifica tabella unica per tutto il territorio italiano.
In questo modo vengono abbandonate le precedenti tabelle fatte di numeri e percentuali che giacciono ormai da anni al ministero della Salute e si riparte da un tavolo in cui vengono messi a punto dei criteri per la valutazione del danno biologico. Per danno biologico, precisa il testo dell’emendamento, si intende “la lesione temporanea o permanente all’integrità psico-fisica della persona suscettibile di accertamento medico-legale che esplica un’incidenza negativa sulle attività quotidiane e sugli aspetti dinamico-relazionali della vita del danneggiato, indipendentemente da eventuali ripercussioni sulla sua capacità di produrre reddito”. La tabella riguarderà le menomazioni alla integrità psicofisica comprese tra 10 e 100 punti e il valore pecuniario da attribuire a ogni singolo punto di invalidità. L’emendamento prevede che la tabella unica nazionale sia quindi redatta in base a una serie di principi. Tra questi il fatto che i valori economici si basano sul sistema a punto, variabile in funzione dell’età e del grado di invalidità del soggetto leso. Il valore economico del punto è funzione crescente della percentuale di invalidità e decrescente dell’età del soggetto, sulla base delle tavole di mortalità elaborate dall’Istat, al tasso di rivalutazione pari all’interesse legale. Inoltre, il danno non patrimoniale temporaneo inferiore al 100 per cento è determinato in misura corrispondente alla percentuale di inabilità riconosciuta per ciascun giorno. L’emendamento prevede inoltre che gli importi stabiliti dalla tabella unica nazionale siano aggiornati annualmente, con decreto del ministero dello Sviluppo Economico, tenendo conto dell’andamento dell’inflazione. Critica l’Ania, l’associazione delle assicurazioni. “Abbiamo sempre ribadito l’importanza dell’approvazione della tabella in tempi celeri, prevedere che tutto debba ripartire da zero vuol dire che i tempi saranno ancora dilatati”, ha dichiarato il presidente, Aldo Minucci. Alla determinazione e approvazione della tabella “è collegata la definizione del danno non patrimoniale, una componente indispensabile per la riduzione dei prezzi delle Rc auto”, ha ggiunto Minucci, spiegando che la misura è attesa già dal 2005 e che questo emendamento, “pur non cambiando la norma fa ripartire il tavolo e complica ulteriormente la questione con un passaggio parlamentare”. Nel 2015, c’è già una leggera ripresa della frequenza dei sinistri stradali e degli acquisti di auto, “se questo trend verrà confermato è evidente che ci sarà anche un aumento dei sinistri e quindi dei costi che le assicurazioni dovranno sostenere, sarà quindi difficile abbassare ulteriormente i prezzi”, ha concluso Minucci.