Il Brennero è il valico alpino più trafficato: 27mila veicoli al giorno; 8.800 sono Tir

È il Brennero, con una media di 27mila veicoli in transito al giorno, il valico alpino più trafficato. Sul San Gottardo ne passano in media 17mila al giorno, mentre sul Frejus meno di cinquemila. La differenza è ancora più marcata per il trasporto pesante, con 8.800 mezzi che ogni giorno utilizzano il Brennero, cifra che si avvicina alla somma di tutti gli altri valichi. I dati, riferiti al 2013, sono stati presentati dall’Istituto per lo sviluppo regionale e il management del territorio dell’Eurac di Bolzano all’iMonitraf Transport Forum a Innsbruck, in Austria. 

“Soprattutto per il trasporto merci il Brennero subisce il cosiddetto traffico di deviazione: i tunnel verso la Francia e la Svizzera prevedono pedaggi molto più alti e differenziati a seconda della classe di inquinamento del veicolo. In Svizzera inoltre i carburanti sono più costosi e anche questo determina una preferenza per il Brennero”, spiega Matthias Wagner, ricercatore dell’Istituto per lo sviluppo regionale e il management del territorio dell’Eurac che ha presentato i dati a Innsbruck. Tecnici e decisori politici dei Paesi alpini si sono riuniti per esaminare questi dati ed elaborare una strategia comune per la gestione del traffico.
Dei cinque principali valichi alpini, spiega l’Eurac (clicca qui per tutte le informazioni), il Brennero è quello che negli ultimi anni ha registrato l’aumento più marcato del traffico. Il Tarvisio, invece, è in calo dal 2007. Frejus e Monte Bianco rimangono stabili su valori contenuti: la media giornaliera dei veicoli che li attraversa è circa un quinto di quella del Brennero. “Per quanto riguarda gli effetti sull’ambiente, soprattutto nelle regioni del Brennero e del San Gottardo i valori di biossido di azoto legati al traffico pesante sono costantemente sopra i limiti stabiliti dall’Unione Europea. Oggi non sono previste sanzioni, quindi nessuno è incentivato a cambiare la situazione, ma dal 2015 le sanzioni entreranno in vigore, quindi è urgente affrontare questo tema”, ha detto Wagner. “Per contribuire a regolare il traffico su gomma”, spiega l’Eurac, “gli esperti del network mettono l’accento anche sul trasporto ferroviario. La loro visione è che questa alternativa faticherà a prendere piede fino a quando il trasporto su strada rimarrà l’opzione più economica”.