Stop agli sconti per gli emigrati e i non residenti sui voli da e per la Sardegna. È entrata infatti in vigore quella parte della legge sulla continuità territoriale aerea che esclude tariffe agevolate a tutti, e non solo ai sardi, nei mesi estivi. “Una discriminazione gravissima”, denuncia il deputato di Unidos Mauro Pili, già presidente della Regione, annunciando un ricorso legale e un’interrogazione urgente per scongiurare, dice, “un disastro economico per la prossima stagione turistica”.
Dai calcoli del parlamentare sardo, un emigrato o un turista che ora vuole venire in Sardegna in aereo pagherà da Milano verso Olbia il 155 per cento in più, verso Cagliari il 134 per cento. “Un cittadino residente”, spiega Pili, “per fare un Roma-Cagliari con Alitalia spende 76,88 euro, un non residente ne spenderà 192,30. Un aumento secco del 134 per cento. Un furto in piena regola. Non cambia il discorso nelle altre rotte. Olbia con Meridiana tocca il picco degli aumenti: un residente paga sul Milano-Olbia 82,30 euro, un non residente 210,29 euro ovvero il 155 per cento di aumento. Ad Alghero aumenti del 133 per cento sul volo per Milano e 114 per cento su quello per Roma: un turista che vuole venire da Milano su Olbia deve sborsare così andata e ritorno 420 euro”.
“Una situazione demenziale”, attacca ancora Pili, “voluta dalla Regione con il Governo che hanno coperto e favorito maldestramente gli interessi delle compagnie aeree che usano la Sardegna per fare cassa estiva. Tutto questo incrementato da oltre 50 milioni di euro all’anno che la Regione versa indebitamente alle compagnie. Denari che sono ingiustificati dal fatto che il costo dell’ora volata è decisamente inferiore rispetto a quella praticata in questo appalto capestro teso solo a favorire i vettori”.