L’Italia è il terzo Paese in Europa per procedure d’infrazione aperte dalla Commissione Ue nel campo dei trasporti. In particolare, l’Italia è nel gruppo dei peggiori performer in Europa per infrazioni nell’aviazione (4), marittimo (3) e altre di ordine generale (4). Peggio di noi – che abbiamo 14 procedure d’infrazione – hanno fatto solamente Portogallo (16) e Spagna (15).
Su strada e ferrovia non siamo tra i peggiori d’Europa. Ma anche in questi due settori ci sono state rispettivamente una e due pendenze.
Oltre alle procedure di infrazione, l’Italia viene trascinata nella parte bassa della classifica sui trasporti preparata dalla Commissione Ue per le mancate notifiche sulle trasposizioni delle direttive comunitarie nella legislazione nazionale: a fronte di una media europea del 98 per cento, l’Italia è al 96 per cento. A pesare in negativo sulla valutazione dei trasporti nel Belpaese è anche l’eccessiva “chiusura” che si registra nel mercato stradale, con relativi aggravi per gli operatori. Su una scala da 0 a 6, il Belpaese è a quota 4,25, la più alta d’Europa. Nel gruppo dei peggiori performer ci sono anche Grecia (3,25) e Bulgaria e Francia (3).