Aveva come si dice “chiuso un occhio” su un difetto nell’avviamento della auto, giusto per risparmiare meno di un dollaro per veicolo, ma la strategia applicata dalla General Motors nel 2005 si è rivelata deleteria. Gli investigatori del Congresso americano stanno infatti indagando sui ritardi con cui il colosso di Detroit ha richiamato, solo nelle ultime settimane, i veicoli difettosi (al momento 2,6 milioni).
“Secondo le carte”, si legge sul portale america24.com, “nel 2005 General Motors decise di non cambiare il sistema d’accensione di alcuni suoi modelli – che avrebbero provocato almeno la morte di 13 persone – perché la sostituzione sarebbe costata un dollaro a macchina”. Parlando al Congresso, il nuovo amministratore delegato, Mary Barra, ha detto che le nuove scoperte sono “molto scioccanti”, che “non è questo il modo in cui fa affari la nuova Gm” e che la volontà di non agire è stata “inaccettabile”. “Negli scambi di e-mail ottenuti dal Congresso, un ingegnere sosteneva di continuare a usare il sistema d’accensione prodotto da Delphi Automotive, anche se la stessa Delphi aveva detto a Gm che il suo prodotto non rispettava i requisiti richiesti”, si legge sempre su america24.com. “Nel complesso, il ricambio del pezzo difettoso sarebbe costato “90 centesimi per unità” e avrebbe comportato “un costo addizionale per il lavoro di sostituzione di 400.000 dollari”. Il problema alle auto riguardava la chiave d’accensione, che poteva passare dalla posizione “run” a quella “off” inavvertitamente, spegnendo la vettura e, ovviamente, disattivando servosterzo, servofreno e airbag”.
Barack Obama ha detto di essere soddisfatto della risposta di General Motors ma chiede di andare “fino in fondo per capire cosa è realmente successo e cosa può essere fatto per prevenire simili tragedie nel futuro”. Sul caso è intervenuto anche Michael Moore, il regista premio Oscar: ”Sono contrario alla pena di morte”, ha detto all’Huffington Post, “ma come per ogni regola c’è un’eccezione e mi auguro che i criminali a Gm siano arrestati e paghino per la loro premeditata decisione di aver ucciso vite umane per miseri 10 dollari”. Il regista ha sottolineato che i manager hanno saputo per 13 anni che le loro auto avevano un difetto all’interruttore dell’accensione e che questo avrebbe potuto uccidere. ”Hanno effettuato un’analisi costi-benefici e concluso che rimborsare le famiglie delle vittime sarebbe stato meno costoso che installare nelle auto un componente il cui prezzo è 10 dollari”. ”La verità viene fuori solo ora, e forse perché a guidare Gm c’è una mamma. Pochi mesi fa, Mary Barra è stata nominata amministratore delegato” e si è fatta avanti, ha annunciato la verità e ordinato richiami. E ora è quella che sta mostrando la faccia in Congresso.