Parte dal porto di Genova la sperimentazione per lo sdoganamento delle merci quando sono ancora in mare. Le procedure di “pre clearing” entreranno in vigore già da giovedì per le navi in arrivo nello scalo ligure il 21 febbraio. Come spiega un’agenzia Ansa, si tratta di una riforma che il settore attende da molti anni e che al momento è sperimentale, ma una volta a regime potrà dare maggiore competitività a tutto il sistema portuale.
“Uno dei temi fondanti della competitività dei porti”, spiega Giampaolo Botta, segretario generale di Spediporto Genova, “è legato proprio ai tempi e ai servizi. Il pre clearing permette di incidere in maniera rilevante sulle procedure che presiedono al ciclo di importazione con una maggiore razionalità e una riduzione dei costi che garantisce una maggiore qualità del servizio. Il punto importante di questo procedimento è la possibilità per gli spedizionieri di convalidare il manifesto di carico delle navi mentre queste sono ancora in mare mentre prima poteva essere concluso solo dopo lo sbarco dei contenitori”. Le nuove procedure, spiegano gli operatori, sono di tipo organizzativo. “È un intervento a costo zero, di cui beneficeranno traffici e operatori”, conclude Botta.