C’è una corsa all’autodromo di Monza che non si corre su auto o su moto. È la corsa per il controllo della Sias, la società che gestisce lo stesso autodromo, a sua volta controllata dall’Aci di Milano. La pista di Formula Uno più famosa del mondo viene contesa da due cordate. La prima è guidata da Michele Nappi, 80enne campano che già nel 2012 aveva cercato la scalata a suon di tessere. Ogni tessera dell’Aci Milano dà diritto a un voto. Peccato che alcune delle iscrizioni non fossero regolari e questo scatenò un vero e proprio terremoto. Dall’altra parte c’è un giovane con il cognome pesante. Si tratta infatti di Geronimo La Russa, figlio di Ignazio e alleato di Carlo Valli che vorrebbe passare la mano in Sias a persone fidate.
“I gregari dei due schieramenti sono già in giro a far incetta di tessere”, si legge sul portale nuovabrianza.it. Sono almeno 1.800 quelle nel cassetto pronte ad essere messe sul tavolo al momento delle elezioni. C’è più dell’intervento della Regione Lombardia che negli scorsi giorni si è detta disponibile ad intervenire pesantemente nella gestione dell’autodromo. Certo il governatore Maroni porta in dote molti soldi quanto mai necessari per il mantenimento dell’autodromo. Ma la vera battaglia è sullo sponsor privato che è pronto a mettere sul tavolo 21milioni di euro e diventare così il principale finanziatore del circuito monzese. Per ora il privato non si schiera, ma è pronto a far cadere il piatto della bilancia non appena la situazione tessere si sarà chiarita”.