È Montesilvano, in provincia di Pescara, la prima città “derazzistizzata” d’Italia. Lo attesta anche un cartello stradale esposto alle porte della città. “Apprezzamento e soddisfazione per l’iniziativa” dal ministro dell’Integrazione, Cecile Kyenge, attraverso il Forum provinciale immigrazione. Il primo cartello scoperto è sul lungomare, al confine con Pescara, ed è stato realizzato e donato dall’artista abruzzese Pep Marchegiani. “La diversità culturale è ricchezza” ha commentato il sindaco Attilio Di Mattia.
La segnaletica è composta da una scritta “Comune derazzistizzato” con il simbolo del cerchio rosso del “divieto di accesso” che contiene la sagoma nera stilizzata di un uomo che fa il saluto romano, ricordando vagamente il simbolo dei ‘Ghostbusters’. “Le persone che vengono da fuori sono una risorsa”, ha commentato il sindaco Attilio Di Mattia, “e la diversità culturale è ricchezza. Il Consiglio comunale si è espresso per dire a gran voce, con un atto simbolico, che Montesilvano è una città derazzistizzata e la segnaletica lo ricorderà a tutti; a chi arriverà in città e, soprattutto, agli studenti, che sono il futuro della nostra nazione”.
Secondo Pep Marchegiani si tratta di “un primato per Montesilvano e per l’arte. L’Italia è sempre stata una terra multietnica”, dice l’artista, “ed è triste pensare che nel terzo millennio si debba sottolineare con un’opera quanto sia orribile classificare l’uomo in razze. Il razzismo è figlio dell’ignoranza e nipote della paura del diverso. Montesilvano è una città multietnica e di questo non dobbiamo avere paura”.