Controllate sempre gli pneumatici dei vostri mezzi perché è il proprietario che risponde della manutenzione del veicolo. Anche se non sta guidando. Per questo motivo un quarantenne rischia l’incriminazione per omicidio volontario. I fatti sono questi: otto anni fa sulla superstrada Milano-Lecco era esplosa una gomma a un furgone condotto da un amico del 40enne. Lo pneumatico esploso perché usurato causò la morte di una donna in sella a una moto.
Oltre che in pessime condizioni, la gomma era pure invernale, ma era montata sullo stesso asso di una estiva. L’autista del furgone perse il controllo del mezzo che travolse la moto. Ora a rischiare la condanna non è il conducente del furgone che ha già patteggiato la sua pena, bensì il proprietario del mezzo finito sotto accusa per la cattiva manutenzione del veicolo.
In Tribunale a Lecco, il rappresentante della pubblica accusa ha contestato all’imputato l’aggravante del dolo eventuale, chiedendo la trasmissione degli atti alla Procura per la riformulazione del capo d’imputazione in omicidio volontario, da discutere nel caso di fronte alla Corte d’Assise di Como. In subordine è stata chiesta la condanna dell’imputato a sette anni. La difesa, che contesta l’accusa dell’usura della gomma, ha annunciato che manifesterà il suo profondo dissenso nel corso della prossima udienza, fissata per la fine di febbraio. Considerati i tempi della giustizia non è remoto il rischio della prescrizione del procedimento.