Luci sempre accese e patente in ordine. Cambiano le regole per chi viaggia in moto in Svizzera. Nel 2014 oltre all’obbligo dei fari scatta infatti una direttiva che potrebbe colpire molti motociclisti e scooteristi ultraquarantenni. Chi aveva ottenuto la patente B (quella delle auto) prima del 31 dicembre 1985 fino al 2013 poteva infatti guidare anche le moto sia in Italia sia in Svizzera anche se non aveva mai preso la patente A (specifica per le due ruote).
Ora l’unico modo per viaggiare in moto oltre la frontiera è avere indicato sul documento di guida le lettere A o A1, corrispondenti alle licenze per moto e scooter. Il provvedimento vale per gli italiani come per tutti i conducenti dell’Unione Europea che vogliano circolare oltre i confini del proprio Stato. E in questa fascia di utenti della strada vi sono anche centinaia di frontalieri che per evitare il traffico quotidiano tra Chiasso e Lugano inforcano la loro due ruote in qualsiasi condizione atmosferica. Chi viene sorpreso senza la patente in regola deve abbandonare il suo mezzo e lasciare una cospicua cauzione. “Il problema reale potrebbe presentarsi in occasione di un incidente su suolo elvetico, poiché di fatto sarebbe come se il conducente fosse senza patente”, spiegano dalla polizia cantonale.