Rc auto, la riforma fa infuriare i carrozzieri: “Migliaia di imprese sono a rischio”

I carrozzieri scendono in piazza contro la riforma dell’Rc auto. Da lunedì 13 gennaio le associazioni dei carrozzieri di Confartigianato, Cna e Casartigiani, che rappresentano 14.000 carrozzerie delle 17.000 operanti sul mercato, organizzeranno in tutta Italia presidi e proteste per chiedere la modifica delle disposizioni contenute nel decreto “Destinazione Italia”, entrato in vigore lo scorso 24 dicembre. I carrozzieri contestano in particolare “la misura che rende nei fatti obbligatoria la “forma specifica” nel risarcimento dei danni ai veicoli incidentati. In pratica”, spiegano le associazioni in una nota, “le nuove norme impongono di far riparare il veicolo esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime”.

Una soluzione che, spiegano i carrozzieri, rischierebbe di far chiudere “migliaia di carrozzerie indipendenti con 60mila addetti, che non operano in convenzione con le assicurazioni. In sostanza, si impedirebbe ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia”.
La mobilitazione dei carrozzieri prevede, da lunedì 13 gennaio, un presidio fisso davanti al ministero dello Sviluppo Economico, che proseguirà durante tutto l’iter di conversione del decreto. Mercoledì 15 gennaio è invece in programma, sempre a Roma, una manifestazione nazionale nel corso della quale verranno presentate le proposte di modifica alla riforma dell’Rc auto.
Inoltre, a Torino, le associazioni dei carrozzieri piemontesi, hanno indetto una mobilitazione di tre giorni, il 18, 19 e 20 gennaio, con volantinaggio in piazza Castello, “per protestare contro l’ennesimo colpo di mano della lobby delle assicurazioni e per illustrare le nostre posizioni ai parlamentari piemontesi e agli automobilisti, in vista della discussione parlamentare sul decreto 145 del 23 dicembre 2013”. “La categoria è pronta alla mobilitazione a oltranza in piazza”, dichiara il vice presidente nazionale dei Carrozzieri della Cna, Saverio Mercadante. “Così facendo”, precisa Mercadante, carrozziere torinese, “si permette alle compagnie assicurative di tener sotto scacco sia il carrozziere che l’automobilista. Quest’ultimo, infatti, non potrebbe più tutelare i propri legittimi interessi cedendo il suo credito al carrozziere, il quale non potrebbe più trattare il sinistro direttamente con l’assicurazione, come oggi avviene, evitando tra l’altro di fare anticipare somme di denaro all’automobilista per la riparazione del veicolo”.