La perdita del marito in un incidente stradale diventa un libro toccante. “Ciao amore mio”, titolo dell’opera di Elisa Nizzoli, sono anche le ultime parole di una giovane donna che abbraccia il corpo senza vita di suo marito, uscito di strada e morto in un incidente che non trova spiegazione. Ecco alcuni passaggi del libro: “Tolsero quel vetro maledetto che per due giorni ci aveva separato. Ora non ci separava più. Ora nulla ci separava. Ora potevo riabbracciarlo. Ora potevo toccarlo. “Posso baciarlo?” domandai non so a chi. “Certo che può signora, certo!”. Senza esitare un secondo, mi avvicinai alla sua bocca ed immediatamente il freddo gelido del suo corpo avvolse il mio. Era congelato. Era un pezzo di ghiaccio. Era tutto duro, sembrava fatto di vetro. Lo baciai, l’avrei baciato all’infinito anche se quello non era più lui. Sulla sua bocca gli lasciai indelebile il mio eterno bacio e su quelle guance gelide le mie calde lacrime. “Ciao amore mio”. Nello stile narrativo della scrittrice niente autocommiserazione e nessuna voglia di piangersi addosso. Elisa Nizzoli sceglie nella storia i dettagli significativi come la maglia del marito, il suo Giacomo “che ormai ha perso il suo odore”. Come la voce di sua figlia, Carlotta, che la chiama al mattino e ancora non sa che il papà non c’è più.
Giacomo Bosco, 36 anni, operaio alla Levoni, padre di una bimba di tre anni, è morto a Castellucchio nel Mantovano il 24 maggio del 2012. Venne sbalzato dall’abitacolo della sua Renault Clio, finendo travolto dalla stessa vettura. Inutile ogni tentativo del 118 di rianimarlo. L’incidente avvenne poco prima delle 21. L’uomo aveva cenato a casa con la moglie e la figlioletta in località Balestra, poi è salito sull’auto diretto in paese, a Castellucchio, alla riunione dei giovani dell’Avis che stavano preparando la festa dell’associazione.