Api anoressiche, o meglio incapaci di alimentarsi per colpa dello smog. Secondo uno studio condotto dall’University of Southampton l’inquinamento causato dal traffico provocherebbe, soprattutto se generato dal fumo di scarico dei motori diesel, un’alterazione del profumo dei fiori. Questo li renderebbe irriconoscibili agli insetti impollinatori impedendo loro di alimentarsene. Niente miele per le prossime generazioni. Povere api, poveri uomini e poveri orsi, insomma.
“Le api”, scrive il sito ecoseven.net, “sono una specie di insetti in grande difficoltà negli ultimi decenni, messe a dura provare da vari fattori quali inquinamento da metalli pesanti e pesticidi, solo per citare i due più rilevanti. Si aggiungerebbe ora quindi, secondo Tracey Newman, neuroscienziata presso la University of Southampton, lo scarico delle auto diesel: le api da miele hanno un senso dell’olfatto molto sviluppato e una straordinaria abilità di imparare e memorizzare gli odori. L’effetto che i fumi diesel producono sul profumo dei fiori potrebbe avere effetti seri e dannosi sul numero di colonie e sull’attività di raccolta del polline”.
L’ossido di azoto rappresenta uno dei gas più reattivi derivati dalla combustione diesel o da carburanti fossili, malgrado ciò i limiti delle emissioni vengono regolarmente superati, in special modo nelle aree urbane.