C’è chi ha alzato i prezzi e chi ha deciso di congelare l’aumento con delle promozioni ad hoc. L’incremento dell’Iva dal 21 al 22 per cento ha creato qualche guaio ai costruttori di auto che in poche ore sono stati costretti ad aggiornare i listini. Ma i comportamenti, da una casa all’altra, sono stati diversi. La prima ad annunciare misure di contenimento dei prezzi è stata Peugeot che ha aumentato sì i listini delle auto nuove, ma ha anche immediatamente lanciato un’operazione commerciale per scongiurare gli effetti dell’Iva al 22 per cento.
In pratica, su tutti i contratti stipulati dai privati entro fine ottobre, indipendentemente dalla data di consegna dell’auto, è prevista una promozione supplementare per bilanciare l’aumento dell’imposta (una sorta di contributo che varia dai 100 ai 250 euro, a seconda del modello). Da una francese all’altra, Citroen ha adeguato i prezzi all’aumento dell’Iva, ma ha mantenuto le promozioni in corso sui modelli di larga diffusione come C3 e C3 Picasso. Listini aggiornati anche per Renault, che ha aumentato i prezzi dei modelli ma non delle singole opzioni: in questo caso l’adeguamento è stato fatto anche per le promozioni tutt’ora in corso. Nessuna decisione in merito è stata deliberata dal marketing di Nissan Italia ed è in attesa di riscontri dalla direzione europea anche il marchio Ford.
Fiat invece ha comunicato che manterrà le campagne promozionali attive nel mese di settembre mentre, a causa del rialzo dell’aliquota, introduce questo mese una serie di iniziative ”a protezione dei prezzi comunicati per 500, 500 L e Punto”, una sorta di ”azione straordinaria” – come la definisce la casa – che prevede bonus rispettivamente di 200, 150 e 100 euro. Invariate le campagne promozionali di settembre per la MiTo di Alfa Romeo che a protezione del prezzo comunicato beneficia di 121 euro di bonus, mentre per la Giulietta MY 2014-serie 1 il bonus è di 155 euro. Per quanto riguarda le case tedesche, se il gruppo Volkswagen ha annunciato che per tutti i marchi (Volkswagen, Audi, Skoda, e Seat) applicherà l’incremento tenendo conto dell’Iva al 22 per cento, Opel ha tenuto a precisare che ”su molti modelli in pronta consegna, sconterà a ogni cliente l’intera Iva dal listino”. Rialzi anche per le giapponesi Toyota e Honda, oltre che per i marchi premium Mercedes, Lexus e Bmw. Ha variato il listino prezzi, ma non per tutti i modelli, anche la coreana Hyundai.