Se ne sentono di tutti i colori sui tentativi di truffa alle assicurazioni auto, ma questa triste storia le supera tutte. Un uomo di 48 anni residente a Strongoli, nel Crotonese, è stato denunciato dai carabinieri del comando provinciale di Crotone per fraudolento danneggiamento dei beni assicurati aggravato. Cosa ha fatto? Il 24 febbraio scorso, la moglie viene colta da un malore, un ictus. Ma invece di chiamare l’ambulanza cosa fa? La mette in auto e percorre decine di chilometri per raggiungere l’ospedale di Crotone. Nel frattempo architetta la storia. Dice di averla investita con l’auto durante una manovra errata per poter chiedere un risarcimento all’assicurazione.
La donna, trasferita in un altro ospedale, morirà un mese dopo. L’uomo chiede un risarcimento di oltre due milioni di euro alla compagnia con la quale l’auto coinvolta nel falso incidente era assicurata. L’assicurazione, considerata l’entità della cifra, chiede lumi ai carabinieri di Strongoli ai quali però non risulta alcuna denuncia di sinistro avvenuto in data 24 febbraio 2012. I carabinieri del comando provinciale, coordinati dalla Procura della Repubblica, acquisiscono le cartelle cliniche della donna dai quali non si evince alcun trauma, ma ben altra patologia. Il medico legale nominato dall’autorità giudiziaria esclude categoricamente che il decesso possa essere causa di un sinistro e ne riconduce le cause a un ictus. Nei guai finiscono così il vedovo, la figlia e altri otto parenti che avrebbero beneficiato del risarcimento.