Più auto in viaggio, soprattutto per i tragitti lunghi, ma senza un incremento di code o disagi sulle strade. È questo il bilancio conclusivo dell’esodo estivo, illustrato dal presidente dell’Anas, Pietro Ciucci. “Nonostante la crisi”, ha detto Ciucci, “questa estate gli italiani, pur modificando il proprio modo di viaggiare, non hanno rinunciato alle vacanze, dimostrando una tendenza a ridurre le vacanze di brevissimo periodo. Infatti, l’incremento di traffico è dovuto principalmente agli spostamenti delle lunghe percorrenze”. Ma vediamo quali sono stati i flussi di traffico nelle varie zone d’Italia.
Nel Nord del Paese, sulla SS 36 del Lago di Como e dello Spluga, principale arteria di collegamento con le località turistiche della Valtellina, si è registrato un aumento dei volumi di transito giornalieri medi del 10,6 per cento rispetto allo scorso anno e sul raccordo autostradale 14 della Grande Viabilità Triestina, di collegamento con la Slovenia, i flussi sono aumentati dell’1,2 per cento. Nel Centro, sulla strada statale 3 bis, nel tratto umbro della E45, il traffico giornaliero medio ha avuto un incremento del 2,4 per cento e sul Grande Raccordo Anulare di Roma, i flussi di traffico sono aumentati del 2,9 per cento rispetto allo scorso anno. Anche la rete stradale del Sud ha dovuto supportare un traffico enorme, dovuto alla scelta di molti automobilisti di utilizzare le strade statali anziché le autostrade a pedaggio, al fine di ridurre i costi del viaggio. Sulla SS16 in Puglia, nel Salento – una delle mete preferite quest’anno – i flussi di traffico sono aumentati del 3,3 per cento. Sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, nel tratto salernitano dove insiste circa il 75 per cento del traffico annuale, nel mese di agosto l’incremento dei transiti è stato dell’1,47 per cento rispetto al 2012 e nel tratto calabro lucano è aumentato del 14,2 per cento rispetto al 2012.