“La chiusura degli stabilimenti del gruppo Riva è una tragedia non solo per 1.400 lavoratori dell’azienda, ma anche per le centinaia di imprese di trasporto che lavorano nel settore della siderurgia”. Lo dice Pasquale Russo, segretario generale di Conftrasporto, che pone l’attenzione sul dramma che coinvolge l’indotto dopo lo stop alla produzione deciso dal Gruppo Riva in sette stabilimenti esterni al perimetro gestionale dell’Ilva a seguito del sequestro di quasi un miliardo di euro deciso dal gip di Taranto nell’ambito dell’inchiesta per disastro ambientale. “La questione è molto complessa”, prosegue Pasquale Russo, “ma la soluzione non può essere quella di rinunciare a un settore industriale che ha consentito a molte imprese di svilupparsi. Chiediamo al Ministero di convocarci nel più breve tempo possibile per affrontare la questione”.
“La nostra richiesta”, spiega il segretario generale di Conftrasporto, “è che si trovi il modo per far proseguire l’attività, in caso contrario le aziende di trasporto saranno costrette a chiudere in quanto sono imprese che lavorano esclusivamente per il Gruppo Riva. A questo punto la contabilità dei posti di lavoro persi dovrebbe tener conto di altre migliaia di lavoratori che si troveranno disoccupati”.