Tra le tantissime telefonate che ha ricevuto Ion Purice, il camionista che ha messo di traverso il suo Tir sull’autostrada per soccorrere una bambina ferita in un incidente, c’è anche quella del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi. “Ho telefonato a Ion Purice, il camionista romeno che ha dimostrato grande coraggio e impegno nel suo lavoro”, spiega Lupi sul suo sito internet. Il ministro ha deciso di inviare a Ion Purice anche una formale lettera d’encomio.
“Ion ha messo di traverso il suo Tir sull’autostrada per permettere i soccorsi a una bambina ferita, poi ha chiesto ai poliziotti se poteva ripartire e ha ripreso il suo lavoro. Al telefono”, spiega sempre il ministro Lupi, “ha continuato a ripetermi che lui ha fatto un gesto assolutamente normale. E’ proprio l’ordinarietà del suo coraggio che merita la nostra stima e il nostro riconoscimento. Per questo, come ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, gli ho inviato una formale lettera di encomio”. Un intervento del ministro dei Trasporti era stato sollecitato proprio poche ore prima dal presidente della Fai Conftrasporto, Paolo Uggè. che in una lettera ha scritto come “questo atto non possa restare solo un fatto di cronaca ma possa e, anzi, debba invece essere portato a esempio come atto di solidareta’ concreta, fatto da un uomo che svolge una professione troppo spesso considerata dall’opinione pubblica come pericolosa e interessata solo a correre per guadagnare di più. Quel giovane camionista, padre di un bimbo di tre anni”, si legge sempre nella lettera, “in quei terribili istanti non ha pensato altro che a cercare di salvare la vita di un essere umano, unendo, in quel gesto istintivo, generosità, coraggio, lucidità, dimostrata in modo particolare nel controllare, prima di fare la manovra, che non ci fossero mezzi troppo vicini, in modo da non creare a sua volta un pericolo. Ognuno di noi ha il dovere di evitare che questo gesto venga rapidamente e facilmente dimenticato. Per questo sono a chiedere il suo forte interessamento affinché a questo lavoratore venga dato un riconoscimento pubblico. E forse troppo sperare in una nomina a Cavaliere della Repubblica? Io penso che sia il minimo. Sono certo che lei, caro ministro, vorrà, conoscendo la sua sensibilita’, occuparsi in prima persona di questo episodio e, insieme alla federazione che presiedo, interessare la Presidenza della Repubblica per quanto di Sua competenza”.