Attenti agli pneumatici: dai controlli irregolarità sul 12,1 per cento delle gomme

Centomila verifiche in dieci anni. Un campione più che significativo che, pur non avendo valenza di rigorosità statistica, è certamente un riferimento rappresentativo della realtà del parco circolante italiano. Cosa emerge quindi dai controlli, realizzati dalla Polizia stradale, degli pneumatici in Italia? I risultati di quest’anno indicano che il 12,1 per cento delle 7.000 vetture controllate in sette regioni d’Italia presenta almeno una non conformità riferita alle gomme. Il dato, trasformato sui 37 milioni di auto circolanti in Italia, si tradurrebbe in circa 4 milioni e mezzo di vetture con irregolarità degli pneumatici. 

La situazione è più grave in Calabria, dove su circa 1000 controlli la percentuale sale al 18 per cento, con un picco di quasi il 22 per cento nella provincia di Cosenza. I risultati dei controlli della campagna 2013, elaborati in collaborazione con il Politecnico di Torino, anche quest’anno hanno evidenziato che c’è ancora molto da fare per promuovere una circolazione sicura a partire dallo pneumatico: fondamentale ma sempre più trascurato, forse a causa della crisi che riduce sempre di più la capacità di acquisto degli italiani. Leggermente in calo rispetto ai controlli del 2012, nonostante le regioni indagate siano differenti, la percentuale di pneumatici lisci riscontrata al 2,7 per cento del campione, con però percentuali più che doppie in Calabria (5,5 per cento), con punte a Reggio Calabria del 7 per cento, a Teramo in Abruzzo del 6 per cento e a Vibo Valentia del 5,8 per cento. La percentuale di pneumatici danneggiati visibilmente si riduce mediamente al 3 per cento, ma con livelli che si raddoppiano o triplicano, rispetto al dato nazionale, a Cosenza (8,7 per cento) e, a seguire, Mantova (8 per cento) e Reggio Calabria (6 per cento). La Calabria, nel complesso, si attesta oltre il 5 per cento. Calano le quantità di pneumatici non omologati, che si attestano a circa il 2 per cento del campione con valori tripli a Como, fanalino di coda al 6 per cento, Brescia al 5,4 per cento e Novara al 4,9 per cento.