Era infuriato per il salario troppo basso e per le condizioni di lavoro. Così, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, un operaio dello stabilimento Fiat di Kragujevac, in Serbia, ha danneggiato diverse 500L, il nuovo modello del Lingotto in produzione da marzo nell’impianto serbo. Il danno arrecato alle 31 vetture, spiegano i media locali, sarebbe di circa 50mila euro. L’operaio avrebbe usato un oggetto metallico per graffiare pesantemente le parti di carrozzeria in catena di montaggio, scrivendo su alcune auto “Mangiatori di rane (termine dispregiativo per indicare gli italiani, ndr) andate via dalla Serbia” e “Russo (un caporeparto, ndr), aumenta i salari”.
I giornali serbi non escludono che l’operaio abbia avuto un litigio con il caporeparto a causa di un’intensificazione dei ritmi di lavoro alla catena di montaggio. Zoran Mihajlovic, leader del sindacato interno allo stabilimento Fiat di Kragujevac, ha detto che la grafia dei messaggi ostili è identica, e per questo si pensa che a danneggiare le auto sia stata la stessa persona. Si sarebbe quindi trattato di una protesta non collettiva ma di un singolo operaio. Come spiega l’Ansa, la paga media mensile a Fiat Serbia ammonta a 34 mila dinari (306 euro circa), mentre il salario medio in Serbia è stato calcolato per aprile a 46 mila dinari (414 euro). Nelle ultime settimane, a causa di una forte domanda del nuovo modello di 500L, sono stati intensificati i turni di lavoro, che sono ora tre. Nei giorni scorsi è cominciato l’export della 500L prodotta a Kragujevac anche in America, e nell’ultimo fine settimane una nave con le prime 3.200 vetture Fiat è arrivata al porto di Baltimora, negli Usa. All’impianto di Kragujevac lavorano attualmente 2.400 operai, che saliranno a 3mila entro l’anno. La direzione di Fiat Serbia ha avviato un’inchiesta interna, interrogando tutti gli operai attivi in quel turno.