“Basta morti prevedibili. Contro i guardrail killer vogliamo un impegno serio del Governo”. Lo dichiara il deputato Michele Dell’Orco, primo firmatario di una risoluzione depositata insieme a tutti gli altri componenti del Movimento 5 Stelle della Commissione Trasporti, Nicola Bianchi, Ivan Catalano, Diego De Lorenzis, Cristian Iannuzzi, Mirella Liuzzi e Paolo Nicolò Romano. “I normali guardrail in lamiera che si trovano sulle strade”, spiega il deputato, “non sono stati progettati né testati per l’impatto con motocicli e ciclomotori e in caso di urto frontale o laterale non sono rari i casi in cui i conducenti vengono letteralmente falciati e sfigurati dalle lamiere e dal paletto di sostegno. Secondo gli ultimi dati Istat circa il 30 per cento delle vittime di sinistri mortali appartiene alla categoria di motociclista, una percentuale impressionante se si considera che i motociclisti rappresentano una piccola minoranza degli utenti della strada”.
“Negli ultimi anni”, prosegue l’esponente del Movimento 5 Stelle, “sospinti dalla preoccupazione espressa dall’opinione pubblica e dalle associazioni di motociclisti, numerosi Stati europei e numerosi enti locali italiani, con progetti sperimentali, hanno installato barriere ‘salva – motociclisti’. Ma da questa fase sperimentale e a macchia di leopardo, lasciata all’iniziativa delle singole amministrazioni più sensibili, bisogna passare a una fase per così dire normativa”.
“Il Governo”, spiega Dell’Orco, “deve intervenire urgentemente anche con l’emanazione dei decreti attuativi mancanti della legge 120 del 29 luglio 2010 che permetterebbero di far confluire sulle attività di manutenzione delle strade i ricavati delle contravvenzioni. Trattandosi della salvezza di vite umane dobbiamo essere tempestivi” e per questo “chiediamo al governo di agire subito con l’installazione di barriere salva motociclisti nei tratti più a rischio, anche solo con un adeguamento a basso costo delle barriere già esistenti”.