L’inquinamento cinese ”fa danni” anche in Giappone. Uno scienziato nipponico afferma infatti che le emissioni dannose prodotte dalla Cina stanno uccidendo gli alberi nell’isola di Yakushima, nella prefettura di Kagoshima, all’estremo sud del Paese. La notizia è stata battuta da un’agenzia Ansa. Una misteriosa pestilenza ha colpito la foresta primordiale dell’isola giapponese, lasciando dietro di sè i resti scheletrici degli alberi morti. Come riporta il New York Times, l’ingegnere ambientale Osamu Nagafuchi crede di conoscere il colpevole: le sostanze inquinanti disperse nell’aria dalla Cina.
Nonostante a livello governativo a Tokyo si sia ancora molto cauti nel valutare il ruolo degli inquinanti nella moria dei pini dell’isola, le autorità nipponiche stanno cominciando a vedere Yakushima come laboratorio per osservare come i crescenti problemi ambientali della Cina possano avere effetti gravemente negativi anche sui Paesi vicini. Molti abitanti dell’isola sono già preoccupati degli effetti che i forti livelli di inquinamento possono avere sulla propria salute: ”Stiamo iniziando a sentirci come il canarino in una miniera di carbone”, ha detto il sindaco dell’isola, Koji Araki. “La nostra isola è giusto sottovento rispetto alla Cina”.
Qualunque sia la causa della malattia che ha colpito la foresta, a Yakushima si teme che il problema crescente d’inquinamento possa spaventare gli escursionisti e gli ecoturisti dalla cui presenza cui i 14.000 abitanti dell’isola dipendono per il loro sostentamento.