Merci e persone viaggeranno con minori problemi in Europa grazie al Servizio Europeo di Telepedaggio (Set), che consente di effettuare le operazioni di pagamento elettronico dei pedaggi grazie a una sola apparecchiatura di bordo e stipulando un unico abbonamento. “La “novità” – scrive Carlo Sgandurra su Le Strade dell’informazione – è legata alla decisione della Commissione 2009/750/CE del 6 ottobre 2009, riguardante la definizione del servizio europeo di telepedaggio e dei relativi elementi tecnici, che ha preso avvio dall’attuazione della Direttiva 2004/52/CE del 29 aprile 2004, concernente l’interoperabilità dei servizi di riscossione elettronica di pedaggi sul territorio dell’Unione Europea, con cui è stato istituito il Set”. “Il sistema di telepedaggiamento costituisce un complessivo elemento di modernizzazione del trasporto europeo, di miglioramento delle condizioni della mobilità e di accesso al mercato. Barriere e caselli, quindi, nel tempo, sono destinati a essere superati dalle più moderne forme di pagamento. Per barriera s’intende, semplificando, l’infrastruttura posta all’inizio e alla fine delle strade soggette al pagamento di pedaggio dove avvengono le due operazioni necessarie al pagamento del pedaggio. Se il pagamento è elettronico la procedura è automatizzata, non è previsto né il ritiro di alcun biglietto né la fermata per corrispondere il dovuto. Sono, poi, presenti porte (corsie) dedicate al pagamento elettronico (in inglese: free-flow) che non implicano la necessità di fermarsi (sia in entrata sia in uscita). In questo caso il pedaggio è riscosso tramite apparecchiature, posizionate nei veicoli, dotate di microchip che sono “letti” da sensori, posti in prossimità delle porte, che registrano i dati e addebitano l’importo (generalmente, nel conto bancario comunicato in precedenza dal cliente al gestore della strada)”.