È crisi nera per il mercato dell’auto. Dopo il bilancio, assolutamente negativo, relativo alle nuove immatricolazioni (clicca qui), anche i dati dell’usato confermano che gli italiani si tengono l’auto che già hanno. Come spiega l’Aci, nel 2012 i passaggi di proprietà delle quattro ruote depurati delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) hanno fatto registrare un calo del 10,3 per cento rispetto al 2011. In diminuzione anche i trasferimenti delle due ruote: -10,5 per cento.
A dicembre, rispetto allo stesso periodo del 2011, il calo è stato del 15,4 per cento per le auto e del 24,1 per cento per le moto. Per ogni 100 auto nuove ne sono state vendute 203 usate a dicembre e 179 mediamente nel 2012.
“Il drammatico crollo del mercato auto registrato nel 2012 è la naturale conseguenza dei costi e della pressione fiscale che oggi gli italiani devono sostenere solo per il fatto di possedere un veicolo”, afferma Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Aci. “Gestire l’auto richiede una spesa annua che sfiora i 3.500 euro (+4,5 per cento solo lo scorso anno) (clicca qui per approfondire) e questo non consente a molti di sostituire la propria quattro ruote. Per poter invertire questa tendenza è assolutamente necessario che, tra le priorità del nuovo Governo, sia presa in seria considerazione la possibilità di alleggerire il carico fiscale del comparto”.
Gli unici dati con il segno più sono quelli relativi alle radiazioni, con il +1,2 per cento per le auto (ne sono state eliminate dalla circolazione 1.438.341) e +12,4 per cento per le moto (137.309). A dicembre, rispetto allo stesso periodo del 2011, si è invece registrato un calo del 14,2 per cento per le quattro ruote e del 7,7 per cento per le due ruote. Ogni 100 autovetture nuove ne sono state radiate 125 nel solo mese di dicembre e 103 mediamente nell’anno.