La parità dei sessi costerà cara alle donne. In base a una direttiva della Corte di Giustizia europea che mira ad abolire la discriminazione tra i sessi, dal 21 dicembre le compagnie assicurative saranno obbligate a garantire lo stesso prezzo sulle polizze stipulate da uomini e donne. Con conti più salati per le automobiliste, che prima pagavano meno degli uomini. In realtà, molte compagnie assicurative hanno deciso di non aspettare il 21 dicembre, ma si sono già adeguate, come rileva l’Osservatorio SuperMoney, portale per il confronto delle assicurazioni auto on line.
“Nel complesso se in passato le donne pagavano in media il 5 per cento in meno dei loro colleghi maschi, ora il prezzo applicato alle guidatrici sembra essersi allineato verso l’alto”, spiega SuperMoney. Come fa notare il portale, negli ultimi sei mesi il prezzo delle polizze al femminile è aumentato di oltre il 4 per cento, mentre quello delle polizze al maschile è rimasto quasi del tutto invariato. L’analisi dell’Osservatorio ha preso in considerazione due dei profili standard stabiliti dall’Isvap: un guidatore e una guidatrice di 40 anni, con auto di 1.300 cc alimentata a benzina, in classe bonus-malus CU 1. Il confronto è basato sulla città di Milano. Il prezzo medio di una polizza stipulata da una guidatrice, sei mesi fa era pari a 376 euro, mentre oggi ammonta a circa 393 euro: in questo arco di tempo, dunque, il prezzo è cresciuto del 4,4 per cento medio, con picchi del 12 per cento per alcune compagnie. Nello stesso semestre, il costo medio di un’assicurazione stipulata da un uomo con lo stesso profilo è rimasto quasi invariato, passando da 379 a 380 euro.