Il fondatore di Paypal, il colosso del pagamento online, Elon Musk, sudafricano di nascita ma con passaporto americano, ha deciso di buttarsi sull’autotrasporto. Fin qui nulla di eccezionale, direte voi. Sì, ma Elon che a 32 anni ha creato la Tesla Motors, prima azienda che produce auto elettriche di lusso, ha fondato negli stessi mesi anche la SpaceX, società che, come la definisce lui, “apre una nuova era nel campo dei viaggi spaziali”.
Proprio così, Musk farà il camionista dello spazio e anche il primo gestore di una compagnia di autobus spaziali se si vuole. Il suo razzo Falcon 9, infatti, il 22 maggio ha spedito nello spazio la capsula Dragon che ha raggiunto, senza alcun inconveniente, la Stazione spaziale internazionale (Iss). Evento storico perché, come prevede la strategia varata nel 2009 dal presidente americano Barack Obama, non dovrà essere più la Nasa a sostenere i costi dei viaggi nello spazio: il trasporto di cose e persone in orbita bassa dovrà essere affidato a società private, sostenute da finanziamenti pubblici. Quando lo Shuttle era ancora attivo, un viaggio andata e ritorno alla stazione spaziale costava alla Nasa circa 1 miliardo di dollari. L’azienda di Elon Musk, prenderà dal governo americano 1,6 miliardi di dollari per 12 viaggi. Un bel risparmio per le casse federali. Per ora i missili SpaceX viaggiano senza piloti e uomini a bordo, ma dal 2015 potranno portare anche astronauti, mentre per le merci la nuova era è già iniziata.