Terremoto, l’Aci critica l’accisa sulla benzina: intervenire su caffè e sigarette

“Anziché introdurre una nuova accisa che si aggiunge alle 16 già esistenti sulla benzina sarebbe stato meglio pensare a nuove forme di imposizione diretta su altri beni di largo consumo e soprattutto voluttuari: dalla tazzina di caffè al pacchetto di sigarette. Il continuo aumento della pressione fiscale sull’automobile è stato evidenziato anche da Bankitalia, secondo la quale nel 2011 gli automobilisti hanno versato maggiori tasse per un totale di 6,4 miliardi di euro, con un incremento del 14,9 per cento rispetto all’anno precedente”. Parola del presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, che in un comunicato stampa critica la scelta del governo di inserire una nuova accisa da destinare alle zone terremotate dell’Emilia-Romagna.

“Con lo sciopero della benzina indetto dall’Automobile Club d’Italia per il prossimo 6 giugno”, spiega il presidente dell’Aci, “vogliamo lanciare un messaggio chiaro al Governo e al Parlamento: malgrado cerchino di usare meno l’auto per contenerne i costi, le famiglie non sopportano di ritrovarsi a sborsare sempre di più. Ciò vale soprattutto per i carburanti, il cui costo alla pompa è gravato da una pressione fiscale di circa il 60 per cento”.