Canone Rai per le aziende, l’autotrasporto si ribella: “È una rapina. Ora basta…”

Canone Rai anche per le aziende e i liberi professionisti che possiedono un computer o uno smartphone con un collegamento internet. Le richieste di pagamento che stanno arrivando in questi giorni alle imprese stanno mandando su tutte le furie i diretti interessati. Mentre la polemica divampa proprio su Internet e i politici sia del centrodestra sia del centrosinistra criticano pesantemente le mosse di viale Mazzini, anche il mondo dell’autotrasporto fa sentire la propria voce. In un comunicato, il segretario regionale di Fai Abruzzo, Carlo Antonetti, parla di “rapina”, altro che assurdo balzello.

“Siamo alle comiche, se non fosse che poi le sanzioni ci sono e il modo per farci pagare è studiato bene”, dice Antonetti. “Ora al di la di come vengono spesi i soldi del canone su cui stendiamo un pietoso velo, qualità dei programmi e compensi vari, vorrei sapere se la Rai è proprietaria della rete Internet. Se vuole essere pagata da chi usufruisce dei suoi programmi, padrona di farlo, cripti le sue trasmissioni poi vediamo quanti canoni incassa… Il computer l’ho pagato io, l’accesso alla rete lo pago io e decido io chi e cosa guardare o ascoltare o no? Il ventennio è finito da un pezzo e se qualcuno pensa che il popolo sia ancora bue, sbaglia grossolanamente. Facce di gomma che non si vergognano di niente pur di mantenere lo status quo, potere, compensi, ecc. ecc.. Beh io dico basta”, conclude il segretario di Fai Abruzzo, “a nome dei tanti associati che mi hanno telefonato indignati, basta alle leggi e alle norme fatte in sprezzo dei diritti dei cittadini. Se non sapete dove trovare altri soldi, cercate nelle vostre tasche e andate a lavorare!”.