Anno record per il trasporto aereo passeggeri in Italia. Secondo i dati di Assaeroporti nel 2011 sono transitati negli aeroporti della penisola 148,5 milioni di persone, il 6,4 per cento in più rispetto al 2010. Tranne poche eccezioni, il bilancio è positivo per tutti gli scali. Tra gli aeroporti con più di 1 milione di passeggeri annui, solo due hanno registrato un calo e per ragioni che esulano dall’andamento del mercato: l’Antonio Canova di Treviso (-49,9 per cento), chiuso per lavori tra giugno e dicembre, e Trapani-Birgi (-12,6 per cento), cui è stata imposta la limitazione dei voli civili durante lo svolgimento della missione militare in Libia. Crescita del 3,6 per cento per Roma Fiumicino, il primo aeroporto italiano per numero di passeggeri, che ha raggiunto quota 37,7 milioni. A Milano Malpensa sono transitati 19,3 milioni di passeggeri, l’1,8 per cento in più rispetto al 2010.
Ottimi i risultati di diversi aeroporti del Sud, come il Falcone Borsellino di Palermo che, grazie a un incremento del 14,3 per cento, è arrivato a sfiorare i 5 milioni di passeggeri in un anno. Chiudono bene il 2011 anche gli scali di Bari (+9,6 per cento) e Brindisi (+28,1 per cento) in Puglia, quelli di Cagliari (+7,4 per cento), Olbia (+14,1 per cento) e Alghero (+9,1 per cento) in Sardegna, mentre si conferma l’importanza del Sant’Eufemia di Lamezia Terme (+20,1 per cento) per la Calabria.
Particolarmente dinamici si sono dimostrati gli scali di Milano Linate (+9,2 per cento), Venezia (+24,9 per cento) e Bergamo Orio al Serio (+9,7 per cento). Al Centro Nord, si distinguono i risultati del Valerio Catullo di Verona (+12 per cento), del Galileo Galilei di Pisa (+11,3 per cento) e di Firenze-Peretola (+9,8 per cento). Mira decisamente a superare la definizione di aeroporto minore il Federico Fellini di Rimini: i passeggeri nello scalo romagnolo, aumentati del 66,8 per cento rispetto al 2010, hanno infatti superato le 900mila unità nel 2011.
L’anno appena trascorso ha visto crescere anche i viaggi aerei internazionali: secondo quanto emerge dal consuntivo annuale della Iata (International Air Transport Association), nel 2011 i passeggeri sono aumentati del 6,9 per cento rispetto al 2010.
Nonostante la fiducia dei mercati e le buone notizie dall’economia statunitense, è presto – avverte la Iata – per lanciarsi in previsioni ottimistiche per il 2012. La zona euro è ancora in piena crisi e il mancato raggiungimento di una soluzione duratura avrà gravi conseguenze per l’economia mondiale in genere, industria aerea inclusa.