Chi si lamenta di quanto incide il costo del trasporto dei prodotti freschi su carne o pesce sappia che il modo per pagare meno esiste, ma non salvaguardia la salute di chi deve consumare gli alimenti. E non salvaguardia neppure il portafogli di chi fa il furbo, visto che le sanzioni superano i 15mila euro. La guardia di finanza e le altre forze dell’ordine sono sempre all’erta. In provincia di Lecce, per esempio, le Fiamme Gialle hanno messo nel mirino alcuni venditori ambulanti e la loro regolarità di vendita. C’era chi portava il pesce nella sua Fiat Panda vecchio modello e lì lo “conservava” per giorni.Un uomo di 57 anni è così finito nei guai, anche perché si dimenticava di emettere gli scontrini fiscali, visto che nessuno lo aveva autorizzato a vendere il pesce. Molluschi e sardine venivano vendute per strada, a clienti occasionali. Gli sono state contestate violazioni di carattere penale riguardo la cattiva conservazione del pesce, ma anche violazioni amministrative che prevedono sanzioni pecuniarie da 2.582 euro a 15.493 euro. I clienti si sono tenuti invece il mal di pancia per il pesce guasto, pagato più o meno come sui mercati e nelle pescherie regolari, dove il trasporto viene garantito da sofisticati camion frigoriferi.