Quel farmaco miracoloso, pubblicizzato su internet e davanti alle discoteche, che riesce a nascondere all’etilometro gli effetti della sbronza era in realtà soltanto una bufala. Eppure c’era chi aveva chiesto immediatamente l’intervento del Ministero dell’Interno. La campagna pubblicitaria ideata in realtà proprio per sensibilizzare la gente a non bere prima di mettersi al volante in pochissimi giorni aveva scatenato polemiche e indignazione sul web. L’iniziativa ha portato alla luce un dato molto triste: migliaia di persone, dopo aver compilato un questionario sul consumo di alcolici, avevano già ordinato il farmaco “eludi-controllo”.
E molti aspettano solo che il “Rednoze” (che tradotto suona “naso rosso”), questo il nome del prodotto che va nebulizzato, sia disponibile all’acquisto. Specie tra i giovani e i giovanissimi. A tutti loro e a chi sta provando a ordinare il medicinale, viene ora svelata la vera natura dell’operazione: Rednoze è in realtà una campagna di guerriglia marketing contro l’abuso di alcol e per la sicurezza stradale promossa dal Mo.D.A.V.I. – Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano – Onlus con la complicità de l’Unione Vittime della Strada e del sito Sicurauto.it.
L’alcol è la prima causa di morte per i giovani sotto i 24 anni. Più di 30.000 persone ogni anno rimangono vittime degli eccessi dovuti all’abuso di alcolici. Attraverso questa campagna, dichiara Irma Casula, presidente Modavi, “abbiamo voluto ricordare ai giovani che non esistono scorciatoie. Non serve eludere la legge perché non si può eludere il pericolo. Nel campo della sicurezza stradale le campagne di “riduzione del danno” hanno dato tanto in termini di vite salvate. Ma non basta. Dobbiamo passare alla “prevenzione del danno”: arrivare alla radice del problema. È necessario rieducare i giovani al valore della vita (propria e altrui), a farne l’elemento imprescindibile di tutte le nostre scelte”.
Il 91 per cento degli interessati a Rednoze è di sesso maschile e il 67 per cento dichiara di non essere stato sottoposto negli ultimi tre mesi a nessun alcol test. Il 33 per cento consuma più spesso alcol tra le mura domestiche mentre il restante predilige locali o discoteche. Il dato curioso è che oltre il 50 per cento sostiene di voler acquistare il Rednoze “per fare un regalo”.