I californiani sono noti per fare le cose in grande. Hanno auto di grossa cilindrata, strade con dieci corsie per senso di marcia. Le stesse distanze tra una città e l’altra sono importanti. Anche utilizzare il mezzo privato è un obbligo per molti residenti a Los Angeles. Così spesso i problemi del traffico possono diventare giganteschi. E quando c’è da chiudere uno svincolo ecco che tutti iniziano a parlare di ingorgo del secolo o addirittura di Apocalisse.
Quello che era stato annunciato come il “Carmageddon”, l’ingorgo dell’Apocalisse, a Los Angeles non c’è però stato. La chiusura prevista per il terzo fine settimana di luglio un tratto della interstatale 405, che collega la San Fernando Valley al Westside della città, non ha provocato il temuto blackout del traffico. I media lo avevano annunciato con toni allarmistici, e il giorno seguente, con meno enfasi, riferiscono che la chiusura della 405 c’è stata, ma non vi sono state conseguenze di alcun tipo. Merito dell’informazione gridata che ha convinto i californiani a non imboccare quel tratto di highway? Difficile a dirsi. Anche perché in Italia nonostante le massicce campagne preventive sull’esodo, periodicamente si formano ingorghi tra fine luglio e l’inizio di agosto.