Non ci sarà un aumento della sicurezza sulle strade e l’economia sarà pesantemente penalizzata. Secondo l’Unatras saranno questi gli effetti dei cinque giorni di divieto di circolazione per il trasporto merci, previsti con un decreto del ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, a seguito dell’ordinanza del Tar del Lazio in accoglimento del ricorso del Codacons. In una nota, l’Unione nazionale della associazioni dell’autotrasporto merci, critica il provvedimento e lancia un grido di allarme.
I cinque giorni di divieto, “non miglioreranno la sicurezza sulle nostre strade”, si legge nel comunicato, “ma avranno come unico effetto quello di far perdere competitività al nostro sistema economico rispetto ai principali Paesi europei, dove le imprese possono lavorare in media ben tre mesi in più all’anno visto che o i divieti di circolazione non esistono, oppure sono stati fissati in misura notevolmente inferiore rispetto all’Italia. I nuovi divieti”, spiega sempre l’Unatras, “produrranno una maggiore saturazione delle strade nelle ore precedenti all’orario di inizio aumentando così il rischio di incidenti e, inoltre, costringeranno la produzione a riorganizzare i flussi attraverso l’aumento dello stock di merce nei magazzini, con un conseguente aumento dei costi di gestione; peraltro nei fine settimana interessati dalle nuove limitazioni, sarà impossibile per la merce italiana raggiungere i mercati d’oltralpe. Pur comprendendo che il provvedimento ministeriale è un atto dovuto, è necessario ed urgente che, a questo punto, il ministro convochi le organizzazioni dell’autotrasporto e le associazioni delle imprese in generale per trovare una soluzione che superi l’ordinanza del Tar”. Dopo il pronunciamento di Tar e di Consiglio di stato (clicca qui per leggere l’articolo di Stradafacendo), martedì il ministro Altero Matteoli ha emanato una circolare con la quale introduce nuovi divieti, già a partire dalle 16 e fino alle 24 di venerdì 22 luglio. Tir fermi anche dalle 16 alle 24 del 26 agosto, dalle 16 alle 22 del 2 settembre, dalle 16 alle 22 del 9 settembre e dalle 16 alle 22 del 28 ottobre. Questo il link per leggere la circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.