Le donne fanno troppo poco sport: lo dice un’indagine pubblicata da Coni e Istat. Un discorso che, fortunatamente, non vale per tutte le donne. C’è infatti chi, nel segno di sport e salute, affronterà sulle strade d’Italia un percorso di oltre 900 chilometri, che attraverserà sette Regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Lazio). È questo in sintesi il profilo della 22ª edizione del “Giro Donne”, che dal 1 al 10 luglio si snoderà in tutta la penisola, con la partecipazione di 17 squadre, che partiranno da Roma per arrivare fino a San Francesco al Campo (Torino).
“Questo giro”, ricorda l’assessore allo Sport della Regione Lombardia, Monica Rizzi, “coinvolge nello specifico due assessorati (Sport e Sanità), accendendo i riflettori sui valori positivi della pratica sportiva come la salute e la prevenzione. Quando si parla di sport al femminile, sono sempre in prima fila. Secondo una ricerca sulla pratica sportiva in Italia, realizzata da Coni e Istat, presentata lo scorso aprile, le donne nel nostro Paese praticano meno sport rispetto agli uomini. Negli ultimi anni per fortuna il dislivello fra le parti si sta facendo meno marcato e il merito va sicuramente a queste straordinarie iniziative, che contribuiscono a promuovere lo sport femminile”.
L’assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani ha sottolineato l’importanza della pratica sportiva quale veicolo di prevenzione per il disagio dei giovani e di promozione per un’alimentazione sana e corretta. “Con una giusta alimentazione”, ha ricordato, “facciamo anche prevenzione: è qui che ritorna il binomio sport e salute. Lo sport è anche crescita dell’individuo, uno strumento utile che insegna a rispettare le regole e credere in noi stessi in modo concreto, per far crescere la nostra comunità, uno strumento per farci prendere coscienza della nostra forza e della nostra identità”. Sono cinque le maglie assegnate: Maglia Rosa (Classifica individuale a tempo), Maglia Ciclamino (Classifica individuale a punti), Maglia Bianca (Classifica giovani), Maglia Azzurra (Classifica migliore atleta italiana) e la Maglia Verde di Regione Lombardia (Classifica della Montagna).