Dai gestori la ricetta contro il caro benzina: “Basta con l’esclusiva”

I benzinai vogliono la riforma del settore e lo fanno con una proposta di legge – chiamata “Libera la benzina” – promossa dalla Faib Confesercenti e dalla Fegica Cisl, le federazioni che riuniscono i gestori. Il disegno di legge, presentato a Firenze lunedì, prevede la possibilità ai benzinai di approvvigionarsi sul mercato a prezzi migliori, superando il vincolo di esclusiva tra gestori e compagnie e garantire in questo modo prezzi alla pompa più bassi.
“Il soggetto che si approvvigiona senza obbligo di esclusiva”, ha spiegato il presidente della Faib Confesercenti, Martino Landi, “può avere uno sconto sul carburante di 20 euro ogni mille litri. Questo permetterebbe di praticare prezzi più bassi e creare più concorrenza”. La Faib stima “un risparmio di almeno 6 centesimi a litro, pari a circa 415 euro all’anno per famiglia” e ricorda che “su ogni litro di benzina un gestore guadagna il 2,49 per cento”. La federazione punta a raccogliere 500 mila firme a sostegno della proposta di legge, che ancora non è stata però depositata. Questo metodo di approvvigionamento, è stato spiegato, è lo stesso utilizzato dalle cosiddette “pompe bianche”, impianti senza logo che riescono a spuntare e offrire condizioni più vantaggiose, ma che sono meno del 10 per cento dei 23 mila impianti presenti in tutta Italia. Per Landi “il Governo è probabilmente il primo responsabile del caro carburante perché il 56 per cento del prezzo della benzina è dovuto alle accise e all’Iva. Più il prezzo aumenta e più lo Stato incassa” e “i benzinai non possono sempre essere il ‘bancomat’ del Governo”.