Sicurezza stradale, il nuovo testimonial è Mandrake di Proietti

Gigi Proietti reinterpreta Mandrake, l’amatissimo personaggio di Febbre da cavallo, film cult degli Anni 70, e diventa protagonista del nuovo spot sulla sicurezza stradale. Lo fa per la campagna istituzionale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “Sulla buona strada”, che nel 2010 ha già avuto il volto di Christian de Sica, di Linus, della Premiata Ditta e di Cristiano Militello. Una campagna di comunicazione, inaugurata dal ministro Matteoli nello scorso giugno, che ha fatto leva sul claim ormai noto “Quando guido io non scherzo”, attraverso alcuni dei volti più noti della comicità italiana. A loro è stato assegnato il delicato incarico di essere portavoce di messaggi chiave sulla guida sicura e sui comportamenti più a rischio, dall’utilizzo del cellulare in macchina all’abuso di alcol. “Sulla buona strada” si chiude ora con un testimonial d’eccezione e un remake d’autore, attraverso un messaggio che invita all’uso delle cinture di sicurezza… anche quelle posteriori. La regia di Brando De Sica mostra il comico romano nelle vesti di un vigile urbano che ferma un automobilista che non ha allacciato la cintura di sicurezza. Ricalcando uno degli sketch più indimenticabili del famoso film, l’attore gioca con le parole per dirci che solo chi allaccia le cinture di sicurezza fa “un gesto maschio, senza rischio”, invitando ciascuno alla responsabilità perché “Guidare non è uno scherzo”. Lo spot, che il regista e il noto attore hanno girato a Roma in forma totalmente gratuita, gioca proprio sul binomio commedia/dramma, richiamandosi al modello della campagna di sensibilizzazione voluta dal ministro Matteoli per il 2010. Personaggi brillanti del mondo dello spettacolo che però, al momento di mettersi alla guida, ci invitano ad essere attenti e scrupolosi. Proprio loro che sono campioni di incassi per fare ridere il pubblico, soprattutto i più giovani, possono trovare il modo più diretto ed efficace per dare rilievo a questa importante criticità sociale. Per chi volesse vedere il video, basta cliccare qui.