Decine di migliaia di vite umane valgono anche la confisca dell’auto. Con queste parole il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi (nella foto), ha commentato una delibera della provincia di Bolzano che definisce eccessiva la confisca dell’auto a chi guida sotto l’effetto di alcol e droga. “La confisca”, spiega Giovanardi, “è prevista solo nei casi più gravi. Si possono anche ritoccare le norme, ma io credo che sapere che c’è il rischio della confisca dell’automobile faccia da deterrente”.
“Grazie all’inasprimento delle sanzioni per chi commette infrazioni al codice della strada si è drasticamente ridotto, negli ultimi anni, il numero dei morti negli incidenti stradali, passati da 7.000 a 4.000 all’anno. È il risultato migliore di tutta l’Unione europea”, ha ricordato Giovanardi.
La provincia di Bolzano, nella delibera, invitava il Governo a sopprimere la norma che prevede la confisca e la conseguenze messa all’asta delle auto in caso di superamento del limite legale di alcolemia: “Un provvedimento che va oltre ciò che è socialmente sostenibile”. “In Alto Adige”, si ricordava nella delibera, “nell’arco di un anno sono state confiscate circa 500 automobili. Oggetto della misura sono spesso giovani che avendo comprato la macchina a rate rischiano di finire sul lastrico. Lo Stato prende loro la macchina e li lascia con una montagna di debiti. Se i genitori non pagano i danni, questi giovani devono penare finanziariamente per molti anni prima di rimettersi in sesto. Un provvedimento di questo genere”, concludeva la delibera, “è tutt’altro che ragionevole, è privo di intenzioni educative ovvero non sortisce alcun effetto in questa direzione”.