Falsi incidenti e truffe assicurative,
quasi cinquanta arresti a Taranto

Il giochetto è ormai noto. Si inscena un incidente per intascare il premio dell’assicurazione. L’organizzazione – sgominata dalla Polizia Stradale di Taranto, con la collaborazione delle Sezioni di Brindisi e Lecce e della Squadra Compartimentale di Bari, degli agenti del Nucleo Prevenzione Crimine di Lecce e della Questura del capoluogo jonico – aveva fatto le cose in grande tanto da farsi pagare gli indennizzi per 85 falsi incidenti pari a 1 milione e 210 mila euro.
Sono state 47 le misure cautelari eseguite, di cui 8 in carcere, 23 ai domiciliari e 16 obblighi di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria a carico di altrettante persone che in concorso fra loro avevano creato una organizzata rete criminosa specializzata nella simulazione di incidenti stradali ai danni di società di assicurazione della provincia di Taranto.
L’operazione, denominata ‘Delfino’ vede indagate in tutto 251 persone. Una inchiesta di particolare importanza sia per il numero di persone coinvolte, alcuni delle quali pluripregiudicate, sia per l’aspetto sociale che riveste in considerazione del grave danno arrecato ai cittadini di Taranto, per il rincaro delle tariffe deciso dalle società assicurative in conseguenza dell’alto numero di incidenti stradali e dei conseguenti rimborsi corrisposti.
Inutile dire che anche a causa di questi incidenti falsi Taranto è una delle città dove si registrano i più alti pagamenti assicurativi. Ed è inutile dire che a causa di organizzazioni come quella smascherata in Puglia il costo dell’Rc auto in Italia sia più alto che negli altri Paesi dell’Europa.