Via libera della Commissione europea al Piano per il rafforzamento della sicurezza nel trasporto aereo delle merci. I ministri dei Trasporti e degli Interni dei 27 Paesi aderenti all’Unione hanno dato il loro consenso alla sua adozione e attuazione, quale diretta conseguenza dei fatti terroristici avvenuti le scorse settimane che avevano visto il coinvolgimento di alcuni aeroporti europei negli invii di pacchi bomba provenienti dallo Yemen. Le iniziative adottate non ricomprendono, tuttavia, la redazione di una “black list” di aeroporti maggiormente a rischio negli altri Paesi.
È stato adottato un approccio integrato al grave e importante problema, ha chiarito il responsabile Ue in materia di anti-terrorismo Gilles De Kerchove, che mira a coordinare il lavoro di intelligence a livello europeo in collaborazione con i paesi terzi, e che prevede la collaborazione con società private di spedizioni e l’industria, proprio per accrescere i controlli e a monitorare costantemente le possibili situazioni di rischio. Previste anche azioni di consulenza e finanziamenti mirati a quei Paesi, come lo Yemen, finalizzati alla eliminazione dei “gap” di sicurezza rilevati.
“Chi vuole commerciare con l’Unione europea dovrà fare una scelta chiara e adeguarsi ai nostri standard di sicurezza e alle nostre procedure, è molto semplice”, ha aggiunto il segretario di Stato belga alla mobilità Etienne Schouppe. Per questo “non è necessaria una ‘lista nera’ degli aeroporti”.