È senza sosta il rialzo del prezzo dei carburanti. Anche oggi, infatti, alcune compagnie hanno ritoccato verso l’alto i listini arrivando a un massimo, per la benzina, di 1,455 euro al litro che per i nostalgici della vecchia moneta significa 2.817 lire al litro. Già ieri la verde aveva superato la soglia di 1,45 euro al litro, raggiungendo valori che non si vedevano da settembre 2008.
Secondo le consuete rilevazioni di Quotidiano energia, oggi hanno mosso i prezzi raccomandati Ip (+0,5 centesimi sulla benzina, +1,5 centesimi sul diesel), Shell (+1 centesimo su entrambi) e TotalErg (+1,5 centesimi su tutti e due i prodotti). Nel dettaglio, oggi la media nazionale dei prezzi praticati della benzina (in modalità servito) va dall’1,440 euro al litro negli impianti Esso all’1,455 euro al litro della Tamoil. Le no-logo sono a 1,384 euro al litro.
Per il diesel si passa dall’1,321 euro al litro riscontrato alla Esso all’1,334 euro al litro rilevato in media negli impianti Tamoil. Le no-logo sono a 1,257 euro al litro.
Rincari che incidono sensibilmente sulle tasche degli italiani. Secondo alcune stime fare il pieno di benzina di un’auto di media cilindrata ora costa circa 72 euro, contro i 65 di un anno fa. Nette anche le differenze tra le diverse zone d’Italia. Al Sud, dove c’è meno concorrenza, i prezzi arrivano a 1,460 euro per la benzina e 1,340 per il diesel ma in alcune regioni come Puglia e Campania (dove è in vigore l’addizionale regionale) per la verde si arriva a pagare anche 1,50 euro al litro. Infuriate le associazioni dei consumatori che chiedono un’accelerazione della riforma della rete carburanti. Un punto sul quale è d’accordo anche l’Unione petrolifera.