Maggiori controlli e investimenti, un’agenzia nazionale per la sicurezza stradale e la realizzazione di una scuola di alta formazione destinata ad amministratori e tecnici. Sono queste le proposte della Fondazione Luigi Guccione per le vittime della strada ha avanzato lunedì nel corso di un incontro alla Camera. Inoltre, secondo il presidente della fondazione, Giuseppe Guccione, l’Italia dovrebbe “varare un nuovo articolo ad hoc del Codice della strada, che metta in evidenza la volontarietà, in alcune circostanze, dei conducenti a provocare incidenti stradali, e realizzare un centro nazionale di assistenza alle vittime”.
“In materia di sicurezza stradale”, ha osservato Guccione, “la politica è sorda e spende 20-50 centesimi di euro l’anno per abitante, mentre in Francia e in Inghilterra si spendono 25-30 euro. Serve un pronunciamento forte, a riguardo, da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che non trova il tempo di ricevere le organizzazioni delle vittime della strada. Il ministro degli Interni, Roberto Maroni, dovrebbe invece garantire adeguate forze di polizia: ci sono mille unità di sotto-organico”.
Parlando delle criticità della sicurezza stradale, Guccione ha ricordato che il 40 per cento degli incidenti mortali avviene in città: “Per la primavera stiamo organizzando un incontro nazionale con altre città europee per studiare una nuova viabilità che dia centralità a pedoni e ciclisti e per chiedere alle istituzioni un investimento di 5 mila milioni di euro in 10 anni per lo sviluppo del trasporto pubblico non inquinante”. Nel frattempo, “il 15 dicembre presenteremo un portale con la mappatura delle sentinelle della sicurezza stradale, un’equipe di medici e organizzazioni a disposizione delle vittime, a Roma e in Umbria, che poi diffonderemo su tutto il territorio nazionale”.