“Sono sempre di più i weekend in cui si ricevono notizie di ragazzi morti sulle strade a causa dell’alta velocità, dell’alcol o della droga”, si legge sul sito della Polizia di Stato. Per questo motivo il movimento italiano genitori (Moige) e la Polizia stradale hanno deciso di unire le forze per contrastare le cosiddette “stragi del sabato sera”, sensibilizzando i giovani alla sicurezza stradale.
Un protocollo d’intesa tra il direttore della Polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali, Luciano Rosini, e il presidente nazionale del Moige, Maria Rita Munizzi, è stato firmato a Roma il 21 settembre “con la volontà di far capire ai propri figli i rischi che corrono se tengono un comportamento scorretto al volante come l’alta velocità, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti”, spiegano i firmatari.
Un documento importante, che ha l’obiettivo di promuovere, attraverso compagne di informazione, la cultura della sicurezza stradale. “Lo scopo è quello di insegnare ai più giovani, fin da piccoli”, ha sottolineato Maria Rita Munizzi del Moige, “l’importanza del rispetto delle regole del Codice della strada e di quelle dettate dal buon senso come non guidare sei hai bevuto”.
L’alcol si conferma infatti come una delle principali cause di incidenti stradali. Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale alcol – in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), l’Istituto superiore di sanità (Iss) e il Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e prevenzione della salute – l’alcol è anche la prima causa di morte per i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni. Una forte collaborazione tra le istituzioni e le famiglie troppo spesso colpite da terribili notizie può cercare di arginare questo fenomeno. “Solo lavorando insieme”, ha detto il prefetto Luciano Rosini, “possiamo sperare che il seme della legalità produca nelle giovani generazioni i migliori frutti”.