Le opere pubbliche previste per i prossimi mesi e anche quelle per cui sono già stati aperti i cantieri faranno uscire l’Italia dalla crisi, ne è convinto il commissario ai Trasporti dell’Unione europea, Antonio Tajani (nella foto). Le infrastrutture sono fondamentali per fronteggiare la crisi economica: l’investimento europeo di 550 milioni porterà più di 60mila posti di lavoro. A dirlo nel corso dell’incontro al meeting di Rimini sul tema “Infrastrutture: quali investimenti per il futuro” è il commissario Ue ai Trasporti, Antonio Tajani, convinto che ha fatto bene il governo italiano a puntare sulle grandi opere. Tajani si dice più ottimista sul ruolo delle infrastrutture come acceleratore della ripresa. «Non a caso, come Unione Europea», ha detto Antonio Tajani, «abbiamo deciso di investire 550 milioni di euro in opere immediatamente cantierabili, su un totale di 3 miliardi di investimenti. Così abbiamo creato più di 60mila posti di lavoro».
Tajani ha pure annunciato un’Autorità nazionale responsabile della perdita e dei danni ai bagagli. Un’iniziativa lanciata ieri dal commissario europeo ai Trasporti, preoccupato per i disservizi che si stanno registrando in Italia nel periodo di massimo traffico aeroportuale. Tajani ha preannunciato «l’avvio della procedura per rivedere il regolamento europeo» affinché «ci siano sanzioni più severe e ci sia una Autorità responsabile in ogni Paese»: un ruolo che in Italia «può anche essere svolto dall’Enac», che da tempo sollecita maggiori poteri d’intervento.