Caro-benzina: «Bisogna dare
più libertà ai singoli gestori»

Limiti più restrittivi alle compagnie petrolifere e una maggiore libertà ai singoli benzinai per abbattere i prezzi della benzina. È questa l’ultima ricetta per abbattere il caro-benzina. Una ricetta nata da un incontro che il presidente della Commissione Straordinaria per il controllo dei prezzi e delle tariffe, senatore Sergio Divina, ha avuto con Carlo Pallanch, segretario della Faib Confesercenti del Trentino. «Per uscire da questa spirale cristallizzata di continui aumenti del costo della benzina chiediamo agli enti locali di operare una inversione di marcia, ossia bloccare nuove concessioni per nuovi impianti alle compagnie petrolifere e assegnarle ai gestori stessi che le richiedono su aree di dimensioni tali (1.200-1.500 mq) da consentire sulle aree stesse, esercizi di altri servizi e attività commerciali a margine».

«È una proposta», sottolinea Sergio Divina, «che può essere estesa a tutto il Paese per battere il caro carburanti in un momento critico per l’economia nazionale e per le casse delle famiglie italiane». I due presidenti hanno evidenziato come il mercato del petrolio sia segnato da una grande anomalia alla fonte, rappresentata da un cartello di produttori che fissa il prezzo in modo arbitrario e discrezionale. Inoltre, Divina e Pallanch hanno messo in evidenza come i benzinai, l’ultimo anello della catena, non abbiano voce in capitolo. «Prezzi e provvigioni vengono imposti ai benzinai dalle compagnie proprietarie degli impianti», ha detto Carlo Pallanch.
Con la proposta di Divina e Pallanch i gestori avrebbero più peso contrattuale nel trattare i prezzi con le diverse compagnie petrolifere, messe in competizione dagli stessi gestori: «Le ulteriori licenze commerciali “non oil”», ha invece sottolineato Sergio Divina, «sulle piazzole consentirebbero al gestore di compensare i propri introiti senza caricare tutto esclusivamente su benzine e gasolio». Divina e Pallanch in accordo sulla linea da seguire, hanno infine aggiunto che verranno  inoltrate richieste precise agli Enti preposti «per consentire l’obiettivo di contenere al massimo i costi dei combustibili alla pompa per tutti gli utenti italiani».