Pochi incidenti, precedenze rispettate, parcheggi regolari, velocità nel limite del consentito: è Pescara il Bengodi degli automobilisti. Lo ha rivelato uno studio del portale web Marteketing e Tv presentato a Riccione. La ricerca mette a confronto i pareri di 5.500 utenti della rete tra i 18 e i 55 anni con le più recenti ricerche di Legambiente, della Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna e del Centro Studi dell’Economist, Euromobility e Kyoto Club. Pescara, con il 9,25 per cento delle preferenze, è risultata la città con il maggiore rispetto per l’ambiente e con gli automobilisti più attenti (meno incidenti). Un dato confermato anche dal Forum internazionale delle polizie locali che avevano rilevato come nella città abruzzese venissero elevate poche contravvenzioni. Anche Otranto, Riccione, Taormina, Brindisi e Foggia sono città piuttosto “educate” per chi viaggia sulle due e sulle quattro ruote. Dati che confermano quanto già emerso da altri studi che avevano indicato queste piazze tra le migliori d’Italia. Come quello effettuato dal quotidiano britannico Indipendent, che ha definito Otranto (seconda classificata dopo Pescara) “la città italiana dove si guida meglio”.
I responsabili del Centro Studi della rivista “Economist” hanno anche spiegato che «le città più alte in graduatoria, infatti, tendono a essere quelle di medie dimensioni, in Paesi sviluppati con un’offerta culturale e ricreativa molto ampia, ma con bassi livelli di criminalità o problemi infrastrutturali”.
Dopo Pescara e Otranto, la terza posizione è occupata da Parma (8,28 per cento), la città più “eco-mobile” d’Italia come emerso dal rapporto “Mobilità sostenibile in Italia”, elaborato da Euromobility e Kyoto Club.
Un premio anche alla bellezza per Taormina, giudicata dal Times “La città più bella e romantica della Sicilia”. Restando nelle località di mare, Alghero occupa la sesta posizione, spinta dai giudizi spagnoli di “El Pais”.
E le metropoli? Roma, Milano, Napoli e Palermo non vengono neppure citate all’interno della classifica. Addio quindi traffico caotico, clacson che risuonano, auto in seconda fila per la carenza di parcheggi e veicoli che infrangono quotidianamente il Codice stradale. La patria degli automobilisti è nei piccoli e medi centri d’Italia.